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mercoledì 4 luglio 2012

Fornero lavorerà come prima, Prandelli teme il licenziamento

fornero disoccupazione
Elsa Fornero. Attribuzione: Presidenza della Repubblica
Elsa Fornero è riuscita a passare indenne alla votazione di stamattina alla Camera, sbaragliando le forze ostili dell' IdV e della Lega che la volevano sfiduciare. Quando le hanno chiesto se fosse infastidita da tale mozione di sfiducia, il Ministro ha detto di essere stata, piuttosto, sofferente. Ha anche aggiunto, che Dio la abbia in gloria, che lavorerà come prima. 
Avendo appreso la notizia, l'intero mondo occupazionale italiano è ora in allerta. I lavoratori dipendenti hanno da tempo abbandonato qualsiasi speranza di lavorare in un posto che non sia il proprio orto (per i più fortunati), la nuova frontiera per la minaccia Fornero è invece rappresentata dai liberi professionisti. Pare che invano le varie associazioni di categoria e ordini abbiano cercato di spiegare che, essendo liberi professionisti, non possono essere licenziati: la dura scure della giustizia lavorativa si abbatterà senza pietà anche su di loro. Gli industriali, unici rimasti nelle fabbriche oltre a qualche sparuto automa, da un momento all'altro verranno liquidati. Sia ben chiaro, tuttavia, che non è affatto intenzione del ministro espropriare fabbriche e capannoni come una novella comunista (orrore!). Sono invece allo studio fantasiose ed innovative misure, come la trasformazione dei capannoni desolati in enormi rifugi per gli esodati, con l'intento, non troppo mascherato, di occultarli per poter continuare a nasconderne il vero numero. Un'altra soluzione prevede che le strutture industriali vengano regalate a chiunque si dichiari investitore straniero, facilitando così l'avvento di Cinesi e Giapponesi in Italia, interessatissimi all'uso dei capannoni come mega serre per il riso, coltivato con automatizzati metodi di ultimissima generazione. All' osservazione che questo non aumenterebbe affatto l'occupazione in Italia il ministro ha risposto sdegnata: "il lavoro non è un diritto, il posto di lavoro non è un diritto, il posto non è un diritto, insomma, piantatela" (l'autore dell'osservazione è stato prontamente licenziato). Cesare Prandelli, intanto, ha iniziato a preparare il suo fagottino per andarsene da Coverciano, avendo appreso da fonti informatissime che verrà presto congedato per dare vita ad una nuova era, in cui l'undici della nazionale verrà deciso da un concilio apposito formato da rappresentanti degli avversari dell'Italia. Grande gioia dei tedeschi che potranno finalmente affrontare un undici battibile, composto da una selezione dell'Alto Adige e quattro selezionatissimi campioni over 50 (si pensa a Rivera, Bettega, Zoff e Bobo Vieri infiltrato). Intanto, la Fornero ha chiarito che la sua sofferenza non è tanto per la mozione di sfiducia quanto per l'inciviltà del metodo, ritenendo inammissibile che in un Paese avanzato per liberarsi di un ministro si debba per forza ricorrere a simili, complessi metodi. La sua prima riforma, quindi, sarà darsi da sola un calcio nel culo.

venerdì 20 aprile 2012

Bossi strikes again, a party can throw his money away

Umberto Bossi this morning, apparently got up in a good mood, declares that there is no crime in the story that has affected his party. This is because the money involved, he said, it is not money of the State but money of the party, collected  thanks to the pieces of the militants. Not only that, it goes further, saying that a party has the right to throw his money away. Personally, I could give some advice to the Lega  in order to silence Bossi permanently. I do not understand how we can afford to say that since the money was collected with the pieces and it is not from the State (if that is true ...) then the party would have the right to do whatever he wants. I never had a high opinion of Lega electors, but what must be recognized is that the militants of the party are probably more dedicated to support it than the ones of any other Italian party. Therefore, after the disappointment that must have shaken them, and immediately after the drop in the polls, I do not think that this statement may be beneficial to the movement. Bossi behaves as a classic of political people who do not care of citizens and thinks only of his interests. Should understand that there are people who believe in what he says, following him and trust him. These folks did great for his party. It is not true that a party has the right to throw his money away, a party must be an example for all citizens and a guide for his supporters. A party must treat money of its supporters with utmost respect, because they might be people who, although they will never have an armchair, still believe in that who has a chair  no longer believes. Some silences Bossi, or maybe not, better not ...

Ancora Bossi, il partito può buttare i suoi soldi dalla finestra

Umberto Bossi stamattina, evidentemente alzatosi di buonumore, dichiara che non c'è alcun reato nella vicenda che ha interessato il suo partito. Questo perché i soldi di cui si è parlato, a suo dire, non sarebbero soldi dell Stato ma soldi della Lega, raccolti con le tessere dei militanti. Non solo, si spinge più in là, dicendo che un partito ha diritto di buttare i suoi soldi dalla finestra. Personalmente, potessi dare un consiglio alla Lega chiederei a Bossi di tacere definitivamente. Non capisco proprio come si possa permettere di dire che siccome i soldi sono stati raccolti con le tessere e non sono dello Stato (ammesso che sia vero...) allora il partito avrebbe il diritto di farci ciò che vuole. Non ho mai avuto un alta opinione degli elettori della Lega, ma una cosa gli va riconosciuta, i militanti del partito sono probabilmente più dediti a sostenerlo di quelli di qualsiasi altro partito italiano. Per questo, dopo la delusione che deve averli già scossi e dopo il calo immediato nei sondaggi, non credo che questa dichiarazione possa giovare al movimento. Bossi si comporta come il classico politico che della gente se ne infischia e pensa solo ai suoi interessi. Dovrebbe capire che c'è gente che crede in quello che dice, che lo segue e ha fiducia in lui. Questa gente ha fatto grande il suo partito. Non è vero che un partito ha il diritto di buttare i suoi soldi dalla finestra, un partito deve essere un esempio per tutti i cittadini e una guida per i suoi sostenitori. Un partito, i soldi, deve trattarli col massimo rispetto, perché vengono magari da persone che, anche se non avranno mai una poltrona, credono ancora in quello a cui chi ha una poltrona non crede più. Qualcuno silenzi Bossi, o forse no, meglio di no...

Vedi anche: Belsito, la Lega e le tette di Mamma Stato, Dimissioni Bossi, non ci mancherai e Bossi, le dimissioni e i pm

venerdì 6 aprile 2012

Bossi's resignation, we will not miss you

Umberto Bossi resigned. And it was the right time. He resigned because he betrayed the Lega Nord, the voters of the Lega, the Italians. He has spent his entire political life insulting Italy, the same Italy that gave money to his party, the same party from which he took, apparently, a lot of money. "Thieving Rome" is indignate, I am, for the chutzpah with which people can talk ahead of Italy with the arrogance of those who feel superior. The Lega had ideals which Bossi gave to her and who knows if he really really believes in what he has always supported. I wonder if it has not come into politics only to make a change in his life, counting on the support of many people, always in good faith, perhaps naive. I do not care if the League is a party of good people. I do not care Bossi, I do not care whether or not he really took the money. I am interested in that such a person has decided to stand up out of here, at least in part. Because the Bossi's message has always been a message of division, intoleloverance, good slogans for a tavern. This is a time of unity, not in the manner of Mario Monti, but  in the manner of solidarity. It  is time of sacrifices. Around me, I want people who want to work together, build together. I know asking this to italian politicians is perhaps too much. But at least if Bossi put himself aside, my days would be much happier...with love

Belsito, Lega, Bossi and "CountryMom breasts"

Hello everybody. Today we speak of Mr. Francis Belsito, treasurer of the Lega Nord party that recently appeared to be a kind of Joan of Arc of the employees (who knows who was at the government before Monti ...). This guy, who, like all those who handle money, is unknown to most (see Lusi) seems to have used money left for its exigences. For Umberto Bossi (Leader of the party) exigences. For Bossi's children exigences. Obviously, magistrates are investigating, journalists write and who knows who knows who knows ... But some people really cannot help? How is it that all great ideals you are fuckin' for these little, little men? Bossi entered politics, conquered a lot of people with its shouts and his ideas, often being able to take hold among ordinary and simple people. Not infrequently, Lega was the party closer to the weakest. With which face he took that money for himself, if it were true? And how is it that these huge parties of today, giant machines eating Italy's money, full of guys saying on TV we have to make sacrifices, they can rob their money from honest people like Lupin? The problem is that the money they have available is not theirs. If I have a thousand euros (I'd like ...) and someone steal a cent, as the not always very nice Andrea Renzi said, I will follow him with a pitchfork. 
They do not, because they could still suck milk from "CountryMom" breasts. Milk that is missing more often for us, his not recognized children.

giovedì 5 aprile 2012

Dimissioni Bossi, non ci mancherai

Umberto Bossi si è dimesso. Ed era ora. Si è dimesso perché ha tradito la Lega, gli elettori della Lega, gli Italiani. Ha passato la sua intera vita politica ad insultare l'Italia, la stessa Italia che ha dato i soldi al suo partito, lo stesso  partito al quale lui ha preso, pare, un sacco di soldi. Roma Ladrona si indigna, Io mi indigno, per la faccia tosta con la quale la gente riesce a parlare davanti all'Italia con l'arroganza di chi si sente superiore. La Lega aveva ideali, che le aveva dato Bossi, e chissà quanto in realtà Bossi creda veramente in quello che ha sempre sostenuto. Chissà se invece non è entrato in politica solo per dare una svolta alla sua vita, contando sull'appoggio di tanta gente, sempre in buonafede, forse ingenua. Non mi interessa se la Lega sia un partito di gente per bene. Non mi interessa di Bossi, non mi interessa se abbia o non abbia veramente preso i soldi. Mi interessa che una persona del genere abbia deciso di levarsi di torno, almeno in parte. Perché il messaggio di Bossi è sempre stato un messaggio di divisione, di intolleranza, di slogan buoni per qualche osteria. Questo è un tempo di unità, non alla maniera di Mario Monti, ma alla maniera della solidarietà. E' un tempo di sacrifici. Intorno a me, voglio gente che voglia lavorare insieme, per costruire insieme. So che chiederla ai politici è forse troppo. Ma almeno, se Bossi se ne stesse in disparte, le mie giornate sarebbero molto più liete. Con affetto...

Belsito, la lega e le tette di Mamma Stato

Ciao a tutti. Oggi parliamo del Signor Francesco Belsito, tesoriere della Lega Nord, partito che recentemente sembrava essere una specie di Giovanna d'Arco del popolo dei dipendenti (chissà chi governava prima di Monti...). Questo tizio, che, come tutti quelli che maneggiano denaro, risulta sconosciuto ai più (vedi Lusi) sembra abbia usato soldi del partito per i suoi comodi. Per i comodi dei figli di Bossi. Per i comodi di Bossi. Ovviamente, tutti smentiscono, la magistratura indaga, i giornalisti scrivono e chissà chissà chissà...Ma certa gente, non ne può davvero fare a meno? Come è possibile che tutti i grandi ideali si siano fottuti e si debbano fottere per questi piccoli, piccoli uomini? Bossi è entrato in politica, ha conquistato un sacco di gente con le sue grida, i suoi strepitii, le sue idee spesso capaci di far presa tra la gente comune e semplice. Non di rado la Lega è stato il partito più vicino ai più deboli. Con che faccia ha preso quei soldi per sè, se fosse vero? E come può essere che questi enormi partiti di oggi, giganti macchine tritasoldi e succhiasoldi, piene di tipi che in televisione incitano a fare sacrifici, possano far gestire i loro soldi da persone oneste come Lupin? Il problema è che i soldi che hanno a disposizione non sono i loro. Se io ho mille euro (mi piacerebbe...) e uno me ne ruba cento, come dice il non sempre simpaticissimo al sottoscritto Andrea Renzi, lo inseguo con un forcone. Loro no, perchè tanto mamma Stato li chiamerà a casetta e potranno succhiare ancora parecchio latte dalle sue tette. Latte che manca sempre più spesso a noi, suoi figli non riconosciuti.