Da Wikipedia: “la fenice, spesso nota anche con
l'epiteto di Araba fenice,
era un uccello mitologico noto per il fatto di rinascere dalle proprie
ceneri dopo la morte.”
Una dote che senza dubbio nessuno è in grado di negaare a
Silvio Berlusconi è sicuramente quella di saper rinascere dalle proprie
ceneri.Dopo la delusione dell’esperienza di Governo del ’94 e con diversi
processi in ballo, sembrava già dover uscire dalla scena politica italiana;
sembrava che la legge (che non c’è stata) sul conflitto di interessi l’avrebbe
fatto tornare esclusivamente alle preoccupazioni imprenditoriali ed invece in
5-6 anni ha riformato il partito ed ha rivinto le elezioni governando per
un’intera legislatura.La deludente esperienza prodiana del 06-08 l’ha riportato
a Palazzo Chigi ma le molte intercettazioni, tra puttane e Lavitola, lo spread
ed i dissidi interni (ed anche l’età se volete) avevano dato a tutti
l’impressione che fosse finalmente giunta la fine della carriera politica di
Silvio Berlusconi.Ed invece no!
Ed invece ci sono ancora dei conti da regolare, delle leggi
ad-personam da fare, la “magistratocrazia” da estirpare, il Governo Monti da
far cadere (che fino ad oggi ha appoggiato e del quale aveva anche paventato la
sciagurata idea di un bis), l’Imu da cancellare, la coercizione tributaria da
eliminare, il Demonio comunista da cacciare.
Ma questa volta non andrà così.
Ormai Berlusconi è una bestia impaurita e come il cinghiale
che, ferito dalle fucilate continua a corrrere per qualche centinaio di metri
verso morte certa chissà dove, anche lui spaventato dalla sua (o sue, vedremo
il caso Ruby) condanna, ha fatto ricorso a tutto il suo vecchio repertorio
populista, sparando a zero su tutto e tutti e cercando di fare opposizione
piuttosto che governo (che è più facile in momenti di crisi) nella speranza di
poter raccogliere un qualche consenso, ormai ridotto all’osso, per poter ancora
una volta sedere in Parlamento ed ancora una volta sfuggire alla Giustizia.
Ma la transizione nel PDL è già iniziata, i cosiddetti
“falchi” già si stavano scannando per la leadership, il povero Alfano che
finalmente da un po’ riusciva a non essere solamente il burrattino del grande
Mangiafuoco di Arcore è rimasto spiazzato e se farà un passo indietro per la
segreteria (come chiede la Santanchè) allora di sicuro non lo farà per la
poltrona di Premier.Napoli addirittura si è sbilanciato dicendo che Berlusconi
nel Pdl ormai è in minoranza (non penso) ma di sicuro non gode più
dell’appoggio incondizionato di tutti.
Il consenso popolare ormai non è in grado di far ritornare il
Pdl (che ormai ha in Parlamento una rappresentanza più che doppia rispetto alla
realtà politica attuale) come il primo partito d’Italia (ricordiamoci che la
perdita dei consensi nel Pdl è avvenuta CON Berlusconi e non dopo) anche gli ex-Berlusconiani capiscono
(finalmente) che non è più il momento di baraldate e che è l’ora di fare un
passo (non indietro, non di lato, ma come si è sempre detto prima di queste
locuzioni-buffonata) avanti verso un Governo serio che riesca finalmente a
riformare il Paese per metterlo in sicurezza dalla tempesta
economico-finanziaria).
Qualsiasi colpo di scena non riuscirà a convincere ancora e
forse, se riuscirà a mantenersi unito ma ne dubito, allora il Pdl riuscirà a
tenere il terzo posto tra i consensi degli italiani che ormai hanno ucciso la
Fenice.
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Vedi anche: RubRicone 12/10/12