mercoledì 6 giugno 2012

Obama e Cameron, dopo la Merkel nuovi padroni?

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Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ed il Premier britannico Cameron hanno dichiarato oggi pomeriggio che è necessario un piano per la crisi dell'eurozona. La dichiarazione congiunta segue quella di ieri sera in cui gli statunitensi ci offrivano i loro consigli e la loro consulenza per uscire dalla crisi. 
Riepilogando, in Europa comanda la Merkel, comanda sulla Francia, sull'Italia, sulla Spagna, sulla Grecia e su tutti i loro cittadini. Ora però, essendo noi tutti evidentemente accondiscendenti a farci trattare come bestiame senza cervello dai tedeschi, anche gli eterni alleati angloamericani fiutano l'occasione e vogliono mettersi in mezzo. Sarà forse un concetto estremo e, forse, americani ed inglesi sono animati da interessi migliori che il semplice allargare la loro area di influenza su di noi, è quello che mi auguro. Tuttavia, è quantomeno ridicolo che in tutti i paesi della Zona Euro non si riescano a trovare persone in grado di gestire la crisi senza ricorrere ad aiuti dall'estero. La realtà, più semplicemente, è che queste persone pur essendoci non hanno il potere di mettere in pratica ciò che vorrebbero. Tutto questo a causa della Germania. L' Euro era nato come moneta unica, in grado di favorire le economie dei paesi aderenti con forza considerata inesauribile. Quello che già dall'inizio si sapeva, però, è che così facendo si sarebbe rinunciato alla possibilità di gestire la politica monetaria. Era un prezzo importante, tuttavia considerato non eccessivo rispetto ai vantaggi ipotizzati. La maggiore controindicazione era che paesi che si fossero trovati in situazioni opposte di difficoltà o espansione nello stesso momento avrebbero dovuto raggiungere un compromesso riguardo alla gestione di tale politica, con il concreto pericolo di trovarsi a gestire momenti critici con addirittura la situazione monetaria impostata come freno. Il difetto fondamentale di tutto il marchingegno sta, ovviamente, nella mancanza di titoli di stato comuni, nella mancanza dei cosiddetti "Eurobond". Non esiste, al mondo, un insieme di paesi che abbia la stessa moneta ma debba prestare a tassi differenti l'uno dall'altro. Con un euro impostato così, la Germania sta semplicemente approfittando delle carcasse degli altri stati, vedi Grecia, Spagna e Italia. La situazione non può cambiare, perchè i tedeschi hanno il coltello dalla parte del manico: se loro lasciano, sono probabilmente i soli che si salvano, di certo non si salvano i paesi sopracitati. Se loro continuano a fare così, però, accumulano un vantaggio competitivo rispetto a noi e agli altri, lasciandoci a lessare lentamente mentre loro diventano sempre più forti e ottengono soldi in prestito a tassi ridicoli.
 Il fatto che la loro economia sia forte è un loro merito, il fatto che la nostra sia allo sfascio principalmente un nostro demerito e della nostra classe politica vergognosa. Detto questo, tuttavia, siamo in una situazione in cui la sovranità non ci è consentita, una gestione economica indipendente non ci è consentita e il dissenso verso chi sta meglio di noi non ci è consentito. Iniziamo a cambiare votando un nuovo, legittimato governo, che almeno riesca ad evitare di farci sembrare un animale morente che attira ogni giorno nuovi avvoltoi.

10 commenti:

  1. Ma come si può pensare agli Eurobond con così marcate differenze creditizie tra gli Stati?
    Prima ci vorrebbe un'unificazione fiscale e molto probabilmente anche politica!

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    1. È lo stesso discorso di 'come si può pensare alla moneta unica senza gli euroBond e tutto il resto?'

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    2. La Merkel ieri ha detto che vuole questo: unificazione politica e fiscale.

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    3. l'ha detto dopo averci sfruttato per mesi e imposto politiche che andavano bene solo a lei...poi tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, ben venga comunque, a patto che non voglia dire colonizzazione...

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    4. Non ci ha sfruttato, ha imposto a tutti gli Stati di spendere per quanto incassano (o poco più).E non mi sembra un'imposizione sbagliata...anzi, non è normale che ce lo debbano dire dalla Germania!
      A mio parere l'unica soluzione è l'unificazione europea, ovviamente non a 27!

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    5. Invece, secondo me, ci ha sfruttato e ci sta sfruttando. E' un'imposizione giusta nel contenuto ma sbagliata nel modo, nessuno dovrebbe avere il diritto di imporre cose agli altri. Oltretutto, gli eurobond sarebbero una soluzione immediata e importante, più immediata di ogni altra, che non si vuole attuare perchè alla Germania fa comodo essere l'unico porto sicuro d'Europa.

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    6. Ma perchè a lei giustamente gli girano i coglioni a dover garantire per la Spagna o l'Irlanda (senza fare esempi peggiori) visto che loro non hanno mai avuto più problemi col debito dagli anni 70 (mi sembra).

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    7. Che le girino i coglioni è legittimo, per carità, però se si decide di fare un'unione non si può pretendere di prendere solo il buono. Loro dovrebbero, ammesso che vogliano, trainare gli altri e non lasciarli fermi, l'idea di base era quella di crescere di più tutti insieme...

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    8. Però è giusto che chiedano più garanzie.

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    9. E' giusto, se aiutano a creare le condizioni perchè si possano fornire...

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