giovedì 7 giugno 2012

Piano turismo, perchè siamo il paese più bello del mondo

Paese più bello del mondo

Mi trovo d'accordo con l'idea avanzata dal Ministro del Turismo Gnudi di approntare un piano per il rilancio del turismo in Italia, facendo una promozione che riguardi l'intera nazione e non le sole realtà regionali. Non so come vogliano mettere in atto questo piano ma mi sembra una necessità assoluta. E' un settore che in Italia dovrebbe fare la differenza assoluta rispetto alle altre nazioni, così non è. Nel 2010 eravamo addirittura al quinto posto tra le nazioni più visitate del mondo dietro a Francia (79 milioni di turisti), Stati Uniti (60 milioni), Cina (56 milioni) e Spagna (53). L'Italia, con circa 43 milioni, registra un risultato veramente da poco se si pensa alle potenzialità che avrebbe il nostro paese. Abbiamo il 60% del patrimonio artistico mondiale, un mare introvabile nei paesi che ci precedono, città d'arte decisamente superiori. Eppure non riusciamo ad attirare una quantità di turismo adeguata. Come è mai possibile che la Francia, che eccettuata Parigi non ha una singola città più bella di quelle italiane (e tra Parigi e Roma si può discutere all'infinito), ci debba sorpassare di più di 35 milioni di turisti? Aggiungo, senza quasi avere il mare come possibilità ricettiva. La Spagna ci supera di dieci milioni di turisti, inspiegabilmente. La sola spiegazione che si può trovare è nella qualità dei servizi rispetto ai prezzi praticati, decisamente scadente. Nessuno vuole più venire al mare in Italia dato che si praticano prezzi assurdi e una vacanza nel peggior posto italiano costa come una a Sharm el Sheik per uno straniero, nelle città non c'è un sistema dei trasporti adeguatamente sviluppato, si veda la metropolitana. Le autostrade costano come in Francia ma sono scadenti come quelle (gratuite) inglesi, il costo della benzina scoraggia chiunque voglia fare una vacanza "on the road" sul modello degli Usa. Chiunque voglia andare al mare, da qualunque parte d'Europa, non capisce perchè dovrebbe scegliere di venire in Italia e non andare in Grecia a prezzi pesantemente inferiori. Siamo indietro sotto molti punti di vista, insomma, e il governo fa bene a cercare un rimedio per recuperare lo svantaggio in un settore che, in periodi di crisi, dovrebbe continuare a rappresentare il nostro motore maggiore.

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