domenica 27 maggio 2012

Sel-Idv, voglia di sinistra

sel idv da soli
Vendola e Di Pietro hanno fatto sapere a Bersani, ieri, che se non ci sarà una decisa presa di posizione del Pd a difesa dell'alleanza di Vasto con i loro partiti loro alle elezioni andranno da soli. La cosa dovrebbe preoccupare molto il PD e Bersani, specialmente perchè dove hanno registrato successi importanti, come a Milano, a Genova, a Napoli, il ruolo delle altre due componenti è stato fondamentale. Il problema è che questi due partiti sono stati nell'ultimo periodo gli unici due partiti italiani di sinistra, il Pd lo è ancora? Sicuramente non lo è stato nella sua azione di supporto al governo Monti, dettata certamente da logiche di responsabilità nazionale ma fatta in modo tale da non ottenere assolutamente niente che sia di sinistra. I lavoratori sono stati pesantemente tassati, il loro posto di lavoro messo in pericolo, la patrimoniale nemmeno presa in considerazione. Cosa ha fatto, il Pd, di sinistra? Cosa è riuscito ad imporre al governo? Se si eccettuano questioni assolutamente marginali e ci si concentra sui grandi temi, nulla. A meno che non si ricada nello stereotipo (forse vero) che mettere tasse sia di sinistra. Il Pd ha probabilmente il dovere di interpretare la sinistra in modo moderno e progressista, ma deve comunque conservare una certa identità, altrimenti di centrosinistra non gli rimarrà che la definizione geoparlamentare. Sono scelte, basta essere chiari...

RUBrICONE

27/05/2012 di Michele



La contestazione ci sta.La contestazione è giusta.La contestazioone è libertà, è democrazia.Speriamo di non dover mai vivere in un Paese in cui non si possa contestare.Ma si può contestare anche la contestazione! Sinceramente mi sarei anche un po’ scocciato della contestazione a Monti!Un illustre professore settantenne, di fama mondiale che dopo essere stato implorato in ginocchio dal Capo dello Stato, si prende la responsabilità di “salvare” un Paese, l’Italia, nonostante sia continuamente oggetto di forti critiche e spesso anche di attacchi ed insulti personali da parte di esponenti politici estremista-populisti il cui unico scopo è racimolare qualche voto in più cavalcando il malcontento popolare.
Purtroppo  o per fortuna alcuni partiti (la Lega e il PdL) sono usciti dalle recenti elezioni amministrative “con le ossa rotte” per usare un eufemismo da tg.
Il PdL (come era sempre stato preannunciato da tutti) senza i diktat di Silvio Berlusconi si è ritrovato un partito senza anima perché privo di un programma politico qualsiasi ,perché costruito interamente intorno ad un’unica persona che ne godeva i benefici quando riusciva a governare (e di conseguenza ne godevano tutti i vassalli, valvassini e valvassori).In molte città ha addirittura rinunciato al proprio simbolo per presentarsi con liste civiche ad hoc ma che in realtà facevano comunque capo al PdL.Il risultato di questa strategia non è stato altro che una sconfitta schiacciante (dal punto di vista del bipolarismo 6-15 nei comuni capoluogo) ed un annichilimento in termini di valore assoluto.Staremo a vedere il nuovo grande partito tanto annunciato dal grande Boss e da Alfano…
La Lega, che da sempre si faceva vessillo dell’onestà, è stata travolta dagli scandali su “the family” ed azzerata (ha perso ovunque tranne che a Verona dove Tosi si è conquistato una vittoria che sa molto di personale) e sta cercando di ripartire appunto dalla protesta e dalla contestazione ma chissà quanto sarà credibile adesso quando parlerà di aiutare i poveri imprenditori veneti…
Il PD ha indubbiamente vinto, anche se i termini vincere e perdere quando si parla di elezioni sintetizzano un concetto che è molto più complesso e sembrano quasi voler indicare un punto di arrivo piuttosto che di partenza.Ha stravinto se parliamo in termini di coalizione del centrosinistra e ci consideriamo anche Orlando e Doria (per esempio) ed ha vinto se parliamo del solo Partito Democratico.
Grillo ha vinto, ha preso un grande capoluogo ed un comune (se non sbaglio) ma ha comunque aumentato il suo riconoscimento politico anche se, come stiamo vedendo a Parma, c’è differenza tra “fare opposizione” ed urlare a destra e a manca contro tutto e contro tutti, ed invece amministrare un Comune; i primi contrasti sono venuti già al momento delle nomine….
Gli altri partiti sono stati praticamente nulli (se escludiamo alcuni rari esempi).La nota negativa è stata la bomba ritrovata al seggio di Rapallo; e questo si ricollega al mio RUBrICONE della scorsa settimana.La novità (che poi tanto novità non è) è stata la candidatura ufficiale di Montezemolo alle prossime Politiche (sperando che non continui con la tecnica del candidarsi ed il giorno dopo smentire, ma stavolta sembrava abbastanza definitiva come decisione).
Un’ultima lancia spezzata in favore di M.M.Per chi pensava che la manovra finanziaria fosse fatta di sole imposte, per chi pensava che la fase due non dovesse mai venire, ecco,è iniziata: 20-30 miliardi di euro per sbloccare i crediti verso la Pubblica Amministrazione e 8 miliardi per le politiche di occupazione giovanile.A voi la parola adesso…

sabato 26 maggio 2012

Vaticano, poco Dio e tanto denaro

Nell'ultima settimana ci sono stati avvenimenti degni di nota nella Città del Vaticano: dapprima l'allonatanamento del banchiere Ettore Gotti Tedeschi, che era a capo dello Ior, poi la vicenda del maggiordomo personale del Papa, fermato in seguito alla vicenda del libro recentemente pubblicato contenente documenti riservati, trafugati da una talpa interna al Vaticano.
La prima vicenda vede, secondo l'interpretazione che prevale, Gotti Tedeschi allontanato per la sua posizione in  difesa della legge antiriciclaggio di cui il Vaticano si è dotato, legge che tuttavia sembra aver avuto un impatto non proprio favorevole sull'attività dello Ior. Questo, formalmente Istituto per le opere religiose, in realtà si è distinto nel corso della sua storia per vicende oscure che poco hanno a che fare con la religione e molto con il mero interesse economico. In particolare, è stato più volte oggetto di controversie il suo possibile ruolo in operazioni finanziarie a scopo di riciclaggio e la sua vulnerabilità a tali operazioni. Perché Gotti Tedeschi è stato allontanato? Non è facile dare una spiegazione, dati anche gli scarsissimi elementi utili alla valutazione che trapelano, tuttavia il banchiere sostiene proprio che la sua posizione favorevole alla legge antiriciclaggio e a rendere lo Ior una banca trasparente gli sia costata il posto. Personalmente, non sono affatto un simpatizzante delle gerarchie ecclesiastiche. Anche se ritengo che il fenomeno religioso sia una cosa profondamente rispettabile aldilà di ogni opinione personale, quello che rimprovero alla Chiesa è l'incoerenza totale, l'abbondanza di prediche esaltanti valori di umiltà e dedizione al prossimo che si sposano molto male con le faccende economiche delle quali si rendono troppo spesso protagonisti. Il loro principale obiettivo dovrebbe essere quello di dare l'esempio, di guidare i fedeli che credono in loro non come affaristi ma come guide spirituali, a torto o a ragione. Facendo quello che fanno, non mancano di rispetto solo a me e a quelli come me, obbligati a sorbirci l'influenza sociale e politica di questo gruppo di incoerenti, falsi e approfittatori. Soprattutto, mancano di rispetto ai milioni di persone perbene che seguono la Chiesa per fede sincera e speranza in una guida che li sappia condurre verso una vita migliore attraverso una vita migliore. 
Legato all'argomento sopracitato, c'è il caso del maggiordomo del Papa, fermato perchè ritenuto colpevole di aver divulgato informazioni riservate, raccolte poi in un libro e ora divulgate. Dal libro si apprende come in Vaticano ci si occupi di molto altro che della sola "pastorizia di anime", basti pensare alle manovre volte a contrastare l'impatto dell' Imu sugli affari della Santa Sede a dispetto del collaborazionismo di facciata. Posto che, ovviamente, non possono tollerare un maggiordomo che traafughi documenti riservati, emerge anche qui il desiderio di nascondere gli affari ecclesiastici dietro alla condanna per un atto ritenuto uno spregevole ladrocinio. La Chiesa ha perso negli anni un gran numero di seguaci, il numero dei sacerdoti è rimpolpato spesso da stranieri e le Chiese sono sempre più vuote. Il Cattolicesimo sembra avviato verso un tramonto, veloce o lento che sia, che non può certo essere evitato con questi continui giochi d'ombre. Ed è, per certi minimi versi, un peccato, perché anche io riconosco che "ama il prossimo tuo come te stesso" è un insegnamento che dovrebbe sempre trovare posto nelle società di ogni tempo, a dispetto dell'uso ridicolmente di facciata che ne fa la Chiesa di oggi e a dispetto della fede religiosa.

giovedì 24 maggio 2012

I partiti potranno investire solo in titoli UE, meraviglioso........

Vengo a sapere che un emendamento alla legge sulla riforma del finanziamento ai partiti vieta agli stessi di investire la loro liquidità in lingotti e diamanti, costringendoli ad investire in titoli emessi da stati UE. Una parte del mio cuore è sinceramente addolorata per i tanti Gordon Gekko amministratori di denaro pubblico che non potranno più cimentarsi nell'emulazione del loro idolo. La fitta selvaggina di fenomeni della finanza, dopo aver raggiunto grandi risultati sul mercato della Tanzania, era sul punto di cimentarsi nella gestione di propri hedge funds, nella speculazione sui futures del succo d'arancia e in fantasiose tecniche di composizione di opzioni su azioni, le quali avrebbero indubbiamente arricchito la già nutrita letteratura e casistica accademica nel campo finanziario. Che disdetta...
La seconda parte di me, tuttavia, non può fare a meno di notare come sia una cosa singolare il fatto che l'emendamento ad una legge si prefigga di individuare il modo in cui i partiti possono investire i loro soldi. Meglio, i loro soldi pubblici. E' forse una mia impressione e, forse, la primavera ormai inoltrata con le sue allergie mi impedisce di ragionare in modo sensato, tuttavia mi sembra che i soldi che questa gente riceve dallo Stato dovrebbero essere un rimborso per le spese sostenute in campagna elettorale, al massimo finanziamenti che riconoscano la loro somiglianza ad un'associazione, non una sorta di raccolta fondi per banche di investimento. Per quello che mi riguarda ho già ipotizzato la mia soluzione al problema del finanziamento ai partiti, ora mi limito solo ad osservare che, se questi signori hanno a disposizione così tanta liquidità da poterla investire, vuol dire che non gli serve per gli scopi a cui sarebbe teoricamente destinata. Se non gli serve per spese elettorali o per altre più o meno fantomatiche spese, che non gli venga data. Recenti elezioni, oltretutto, hanno dimostrato come sia possibile fare campagne elettorali vincenti spendendo seimila euro. Di autofinanzimento. Non mi si venga a dire che questi soldi non possono essere lasciati nelle casse dei partiti a fare la muffa perché c'è una discrepanza temporale tra il tempo in cui vengono ricevuti e quello in cui vengono spesi. La vera discrepanza è tra i soldi che spendono e quelli che gli vengono regalati da ognuno di noi. In ogni caso, comprare titoli di Stato espone comunque il denaro investito ad un rischio consistente, specie in questi tempi di crisi dei debiti sovrani. Pertanto, io vieterei di investirli in qualsiasi cosa. Al massimo, in titoli dello Stato Italiano, almeno questi novelli Warren Buffet starebbero più attenti a non provocare disastri economici a destra e a sinistra...

mercoledì 23 maggio 2012

Reverendo pazzo, recintare gay fino alla morte

Negli Stati Uniti, il reverendo Charles Worley della chiesa battista di Maiden ha proposto il suo personalissimo trattamento da riservare a gay e lesbiche. Secondo quest'individuo, bisognerebbe costruire un recinto elettrificato in cui rinchiudere gli omosessuali, come si fa col bestiame, per poi nutrirli dall'alto e lasciarli morire nell'impossibilità di riprodursi.
 Non credo sia il caso di soffermarsi troppo sulla follia del soggetto in questione, il quale andrebbe semplicemente arrestato o rinchiuso in un ospedale psichiatrico in quanto costituisce un evidente pericolo per la società. Invece, mi colpisce sempre notare come molti uomini che si dedicano alla religione abbiano questo astio profondo per persone come loro. Non capisco come sia possibile tradurre i precetti della religione in questi comportamenti allucinanti e deviati, propri forse del Medioevo o forse nemmeno. Più o meno tutte le religioni del mondo, ovviamente a vari livelli (sia chiaro che grazie al cielo nessuno in Italia viene a dire follie simili), sono contro l'omosessualità. E' presunzione propria della religione, di qualsiasi tipo, quella di essere in possesso di verità uniche ed inoppugnabili. Questa presunzione, però, si scontra col fatto che il mondo e gli esseri umani non saranno mai come li vorrebbero loro. Il mondo è bello perché le persone hanno punti di vista diversi su questioni diverse, perché siamo abbastanza istruiti da capire che la realtà che viviamo non può combaciare con le ipotetiche verità rivelate centinaia o migliaia di anni fa. Oggi, i diritti umani sono garantiti molto di più che in altri tempi in cui le varie chiese avevano un potere maggiore di quello di cui possono disporre nel 2012 (comunque troppo alto). Mano a mano che il mondo si evolve, si libera di preconcetti che ci rendono più simili alle bestie che agli esseri umani.
 Due uomini che si amano, così come due donne, sono qualcosa che fa infinitamente più bene al mondo di qualche cialtrone represso e straparlante, di centinaia di bigotti chiusi nell' immobilità del loro pensiero antico, zavorra per l'umanità e nient'altro. Quando impareranno che un' umanità migliore è un' umanità che si ama di più, potranno svolgere con migliore decoro anche la loro missione.

lunedì 21 maggio 2012

Cos'ha Grillo che piace alla destra?

Il successo di Parma è il culmine di una ministagione vittoriosa per il Movimento 5 Stelle che era iniziata due settimane fa. E' impossibile pensare che sia arrivato con i soli voti dei sostenitori del Movimento. Ha contato, invece, l'appoggio degli elettori di centrodestra, più o meno (per me meno...) stimolato dagli stessi partiti. E' vero che il voto di Parma non va necessariamente proiettato su scala nazionale, come è vero che si trattava di un ballottaggio e che al primo turno il successo di Pizzarotti non aveva certo assunto queste proporzioni. La scelta a favore di Grillo è stata quindi una scelta fatta in seconda battuta, tuttavia rimane il fatto che il Movimento sia in grado di attrarre simpatia proveniente non solo da sinistra
. Il Movimento 5 stelle, stando a sentire i contenuti espressi da Beppe Grillo, difende temi cari alla sinistra. La sua attenzione ai temi dell'ambiente, delle energie rinnovabili, alle fasce più deboli è chiara e conclamata, e questo sono temi tipicamente di sinistra. Cos'è, invece, che può attrarre gli elettori di destra? Il tema della legalità, secondo me. Dell'onestà. Temi che, negli ultimi quindici anni, sono diventati tipici della sinistra a causa di un partito, il PdL, che ha costretto gli elettori di destra o centrodestra a trovare l'unica alternativa alla sinistra in un partito pieno di pregiudicati e guidato da un uomo occupato solo a demonizzare la magistratura. Io credo che chi si ritrova negli ideali storici della destra non può non ritrovarsi in un Movimento che si propone come obiettivo, prima di tutto, quello di cambiare la classe dirigente e sostituirla con una classe dirigente onesta. 
In aggiunta a queste considerazioni, va anche sottolineato come, secondo me, la forza di Grillo sia quella di proporre di temi, qualunque essi siano. La politica italiana, di qualsiasi colore, ha speso troppo tempo a riempirsi la bocca, dimenticando le cose concrete, smarrendole in mezzo a frasi zeppe di "fare le riforme", "stiamo vicini ai cittadini", "crescita" eccetera, frasi piene solo di nulla. E' necessario che gli schieramenti politici recuperino i temi e la smettano di non dire nulla per confluire in una misteriosa area moderata dalla quale attingere voti a piene mani dando un colpo al cerchio e uno alla botte. Altrimenti, Grillo rischia di essere più di sinistra della sinistra e più di destra della destra. E più onesto di entrambe.

domenica 20 maggio 2012

Il RUBrICONE


20-05-2012 di Michele

"Mai nessuno nella storia repubblicana si era spinto a tanto; mai nessuno aveva osato tanto".
Queste sono state le parole unanimemente evocate da destra e sinistra, tecnici e politici, giornalisti, gente comune ecc...Mai nessuno aveva osato mettere una bomba in una scuola!Mai nessuno aveva osato stroncare delle vite di poveri ragazzi innocenti in maniera così meschina e barbara; è vero!Ma perchè ce n'era bisogno?C'era mai stato bisogno di alzare l'asticella così in alto per attirare l'attenzione?Evidentemente no!Evidentemente l'attentato di 20 giorni prima al presidente antiracket di Mesagne, Fabio Marini (di cui io personalmente non sapevo nulla, e penso anche la maggior parte di voi che state leggendo) non aveva destato tanto scalpore.Evidentemente l’attentato di un mese prima al dirigente Adinolfi non aveva destato tanto scaplore (o forse non quello richiesto dagli autori).Ovviamente ho mischiato due fatti che non c’entrano nulla l’uno con l’altro perché slegati sia per le motivazioni scatenanti,  che per gli autori, che per la metodologia, per tutto insomma; però li ho volutamente messi in evidenza insieme, perché in queste ore/giorni si sta discutendo e si discuterà sulla matrice di questo vile attacco all’innocenza e si tireranno fuori le più disparate ipotesi e tesi e si faranno speciali che dureranno pomeriggi interi (magari condotti da showgirl piuttosto che da giornalisti) quando invece è palese a tutti che un attacco del genere nel luogo natale della Sacra Corona Unita, nei giorni in cui ricorre il 20° anniversario dalla morte di Falcone (e Borsellino di conseguenza), in una scuola intitolata a Falcone e che era stata premiata con il premio per la legalità contro le mafie; mi sembra abbastanza stupido pensare che l’artefice del delitto sia un “pazzo” e basta; e spero che alcune istituzioni corrotte (e mafiose di conseguenza, locali e non) non cerchino di insabbiare tutto con questa scusa .Non mi interessa se il mandante è il grande boss o è stato un gesto di un “pesce piccolo”per mettersi in luce; mi interessa soprattutto il valore simbolico che ha, e cioè che la mafia può colpire come e quando vuole e può mettere in ginocchio chiunque si schieri contro di lei e soprattutto ha messo in risalto come lo Stato sia assolutamente inefficace nel prevenire ed inefficace nel combattere.
Ma ritornando al motivo per cui sto scrivendo non si può più sottovalutare quello che sta succedendo in Italia.Un ventennio di coltivazione dell’odio verso il “nemico” (che sia un avversario politico, sportivo o quant’altro) ha contribuito a formare un substrato di aggressività (repressa fino ad oggi) che unito ad una diminuzione della sensibiltà, dello sdegno, della capacità di comprensione della gravità di certe situazioni, è sfociato in un clima di tensione (e non sto assolutamente parlando di “strategia della tensione” perché dietro a tutto ciò non c’è nessuna strategia, nessuna organizzazione, la cronaca non viene “gonfiata”, anzi…a due ore dal fatto ieri mattina c’era un solo telegiornale che faceva una diretta da Brindisi); sto parlando di un clima sociale che sta diventando insostenibile, sto parlando di gente che va ad aggredire le sedi di Equitalia, non pensando che lì dentro ci lavorano dipendenti a 1200 euro al mese che potrebbero essere i loro cugini, nipoti, fratelli e che probabilmente hanno gli stessi problemi economici (e non solo) loro; sto parlando delle “guerre” allo stadio che a tutti noi sembrano incomprensibili: “ma come si fa ad uccidersi per uno sport, ma come si fa ad andare lì a fare solo casino”, eppure la maggior parte delle persone, inserite in quell’ ambiente, trovandosi in uno o in un altro dei due schieramenti, reagiscono, e come se reagiscono… Ovviamente è adesso il momento dello “sfogo sociale” perché tutto questo odio e tutta questa violenza non potevano che “eruttare” nel momento economico più difficile degli ultimi 20 anni (almeno) e si abbatteranno  con un frequenza sempre più crescente  su responsabili e innocenti.
E’ l’ora che lo Stato metta la parola FINE alla violenza gratuita!
E’ l’ora che lo Stato metta la parola FINE alla volenza “giustificata”!
E’ l’ora che lo Stato metta la parola FINE alla Mafia!
E per farlo deve assumere una posizione precisa ed inequivocabile, deve schierarsi apertamente e deve iniziare una guerra di idee, usi, modi di fare, modi di reagire per i primi due scopi, ma purtroppo penso che per il terzo obiettivo esista solamente una via ormai…e non sono gli annunci di cordoglio, di vicinanza, non sono i cortei e non sono le manifestazioni…purtroppo la protesta nn serve più, siamo già andati troppo oltre!

Nuova Rubrica per DiciamoNoi

Tenendo fede al nome del blog e stimolato dall' ìniziativa di un follower, ho il piacere di informarvi che da oggi DiciamoNoi avrà una nuova rubrica, il Rubricone, tenuta da un altro ragazzo. La rubrica uscirà una volta a settimana e consisterà in un post che potrete trovare, ogni volta, sempre con lo stesso titolo (Rubricone) ma con contenuti ovviamente diversi. Dato che non posso e soprattutto non voglio assicurarvi che le idee di questo ragazzo siano le stesse che ha chi scrive abitualmente sul blog, per fortuna della libertà d'informazione, ho anche intenzione di introdurre una seconda rubrica. Per questa, si potrà candidare chiunque non si trovo generalmente d'accordo con il gestore del Rubricone e voglia ristabilire una sorta di par condicio che consenta di far rimanere il blog un posto dove le idee di tutti sono ugualmente rispettate. Aspetto quindi candidature via mail che saranno attentamente esaminate. Vi rimando alla pagina facebook per altre novità sulla gestione della pagina stessa. Saluti!

giovedì 17 maggio 2012

Governo e calamità naturali, governo calamità naturale

Nel decreto di riforma della Protezione Civile che è stato oggi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, si scopre che il Governo ha rimosso il suo dovere di rimborso dei cittadini per i danni in cui potrebbero incorrere nel caso di calamità naturali. Mi domando se questi signori stiano scherzando. In via sperimentale, oltretutto, è possibile allargare le proprie polizze assicurative in modo da coprire anche simili eventualità. In via sperimentale, mi raccomando, non c'è mica bisogno di correre. In fondo, date le scarsissime alluvioni che si verificano in Italia (...) e dato il fatto che non ci troviamo affatto (...) in un paese ad altissimo rischio sismico, quali problemi dovremmo temere? Praticamente, un terremoto distrugge centinaia di case e, data anche la ridente situazione economica, i cittadini vengono lasciati allegramente in mutande. La popolazione è fin troppo sotto stress per fin troppi motivi, non credo proprio che questa trovata sia lungimirante da parte del governo, credo invece che si sia creata così una possibile fonte molto pericolosa di tensioni sociali fortissime. Lo Stato non può essere lo Stato solo quando si tratta di riscuotere le tasse, lo Stato deve proteggere i suoi cittadini. Senza garanzie di questo tipo, su quali basi si può fondare una coscienza collettiva, una base di fiducia che consenta di superare anche i momenti difficili come quello che stiamo passando?

martedì 15 maggio 2012

Falso in bilancio e corruzione, il PdL blocca tutto

PdL
Il PdL, partito che vanta il più alto numero di pregiudicati nelle sue fila di qualsiasi altro presente in Parlamento, oggi si è impegnato, in un caso assieme anche ai suoi compari Udc e Fli, per bloccare le leggi riguardanti la normativa inerente al reato di falso in bilancio e il ddl anticorruzione.
 Ovviamente, non ci si poteva aspettare niente di diverso da un partito del genere, tuttavia ci si chiede come possano, dopo i recenti segnali, continuare ad assumere un simile atteggiamento. Non hanno capito che la gente si è stufata della politica e del suo ostinarsi a lavorare contro il popolo. Non hanno capito che c'è un'aria pesante in giro e che dovrebbero venire incontro alle persone, capire che c'è bisogno di una speranza che può essere data solo assumendo atteggiamenti diversi.
 Non si capisce perché non si debba essere fortemente contro il punire fortemente chi falsifica i bilanci. Facendo questo, si hanno sulla coscienza i lavoratori dipendenti e il Paese intero, prigioniero di chi cerca sempre di trovare una strada per fare il furbo. Non si capisce quale sia il problema di punire fortemente i corrotti, quale servizio possono rendere alle istituzioni persone che mettono di fronte il denaro alla propria funzione per l'Italia? Questi temi dovrebbero essere temi anche propri della Destra. Basterebbe sentire Marco Travaglio per averne una conferma (ieri sera, Quello che non ho). Il punto, qui, è che il PdL non è nemmeno un partito di destra. E' il partito più pieno di pregiudicati, è il partito del nulla.

Niente vacanze per gli Italiani

vacanze a casa
Secondo le stime dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori, solo il 34% degli Italiani quest'ano potrà permettersi di andare in vacanza. Il dato è, ovviamente, figlio della crisi che stiamo vivendo e non può essere minimamente trascurato.
 Praticamente, due famiglie su tre non andranno in vacanza. In una situazione del genere, come si possono fare discorsi allarmanti riguardo alle tensioni sociali, come da una settimana circa fanno il governo ed i suoi esponenti, senza prendere nessuna seria misura? L'aumento delle tasse ha creato soltanto depressione nel Paese. Nessuno consuma più, nessuno va più in vacanza, tutti hanno paura a spendere soldi oggi che potrebbero rivelarsi fondamentali un domani, specie se dovessero rendersi necessarie manovre ulteriori. Se ci aggiungiamo anche che il prezzo della benzina è alto a livelli esorbitanti, è ovvio che anche l'opportunità di passare qualche giorno al mare diventa proibitiva per gran parte delle famiglie. Ci sono cose, nella vita, molto peggiori del non poter andare in vacanza. Quello che però mi chiedo è, per cosa i lavoratori stanno facendo i sacrifici che gli sono richiesti? Per quale prospettiva? Per la propria vita e la propria famiglia, di certo. Tuttavia, non è forse diritto di un uomo poter godere dei frutti del suo lavoro? Come può pensare, il governo, di essere apprezzato per aver ridotto questo Paese ad un insieme di persone senza gioia né speranza, piene di difficoltà per non potere spesso permettersi niente che sia, anche minimamente, superfluo? 
Poco tempo fa sono stato ad un concerto, durante il quale il cantante ad un certo punto ha detto che teneva a cantare in quella zona particolare dell'Italia, perché era la zona della gente che si vuole bene. Vedo intorno a me tanta gente che si vuole bene e che sarà forte, e credo che non sia per via della zona, credo sia così in tutta Italia. Siamo un popolo forte, ma ci stanno strangolando. Io, nella vita, sono stato fortunato, tante volte, per tanti motivi. Quello che non voglio vedere sono persone costrette, per le responsabilità politiche e le scelte che altri hanno fatto e che loro subiscono e basta, ad aggrapparsi solo alla voglia forte di volersi bene o, prospettiva peggiore di qualsiasi crisi economica, rinunciare anche a quella.

lunedì 14 maggio 2012

Grecia, uscita dall'euro e spread

grecia uscita euro
Lo spread tra i titoli di stato decennali italiani e quelli tedeschi è risalito oggi oltre i 420 punti base, portandosi ad un livello molto elevato e molto allarmante. Ciò che allarma di più è, soprattutto, la causa individuata per questa salita, cioè la sempre più probabile uscita della Grecia dall'Euro. Nel paese ellenico sembra che non si riesca a trovare un accordo per formare una coalizione di governo che sappia fare in modo di rispettare i patti che la Grecia ha preso con gli altri paesi dell'Unione Europea.
 Credo che i Greci sappiano bene, come tutti gli altri popoli dell'Unione Europea, che un' uscita dalla moneta unica non sarebbe certo indolore per il Paese e per le loro vite. Economicamente parlando, sarebbe un disastro facilmente prevedibile. Tuttavia, mettendosi nei panni dei cittadini, cosa gli rimane, realmente, da perdere? I passati governi hanno, alla luce degli sviluppi che abbiamo visto negli utlimi anni, forzato il paese ad intraprendere una strada che non si poteva permettere, falsificando dati nella speranza di entrare in una sorta di paradiso economico che avrebbe portato solo prosperità e nessuna controindicazione. Ora, i recenti governi hanno reso la vita infernale per i Greci, imponendo tasse sovraumane e sacrifici esorbitanti alla società. Quindi, quale è la prosperità che oggi l'euro garantirebbe ai cittadini greci, tale da far pensare loro che non è effettivamente una scelta migliore quella di distaccarsi dalla moneta unica? Alla luce degli accordi sottoscritti, per rimborsare i prestiti ricevuti la Grecia sarebbe comunque costretta per anni ed anni a rimborsare cifre enormi, pagabili solo con il perpetuarsi dei sacrifici richiesti ai cittadini. In Italia, ancora, abbiamo una situazione per certi versi tollerabile, così non è in Grecia, dove sembra effettivamente che la gente possa sopportare l'idea di uscire dall'euro senza subire contraccolpi particolari, senza gettarsi dalla padella in cui si trova ora ad una brace peggiore.
 In aggiunta a questo, credo che sia pesantemente frustrante per un popolo, quale esso sia, vedersi praticamente governare, o commissariare, da un altro popolo o insieme di essi. La Germania in particolare e l'UE con essa hanno la ragione di poter reclamare rispetto alla falsità dei dati con i quali la Grecia si era presentata all'appuntamento con la moneta unica, questo è palese. Tuttavia, nella patria della democrazia, stona pesantemente il fatto che il governo debba per prima cosa occuparsi di onorare impegni presi con altri paesi, in una situazione di emergenza e senza probabilmente altre vie di scelta, circostanza che di fatto scavalca la sovranità dei cittadini per trasferirla alle autorità politico-monetarie dei paesi dell'euro. E' una circostanza che era sicuramente ipotizzabile al momento della ratifica dei vari trattati, non è che nessuno abbia truffato i Greci, tuttavia non sembra democraticamente parlando la situazione ideale in cui si auspica che debbano trovarsi dei paesi civili. A questo si aggiunge che l'enorme interesse di Francia e Germania verso la Grecia e verso il suo obbligo di rispettare i patti sottoscritti è determinato anche dall'enorme quantità di titoli di stato ellenici detenuta dalla banche dei due paesi, maggiore di quella che si può trovare nei bilanci delle banche degli altri paesi europei. Pertanto, anche in questa vicenda, gli ideali dell'Unione e l'interesse economico spicciolo (e non esplicitamente dichiarato) si fondono in una maniera che non è esattamente piacevole per un cittadino greco che, privo di responsabilità, vuole semplicemente essere padrone del proprio futuro. In Italia, abbiamo intrapreso una via che, in teoria, dovrebbe essere quella in grado di accontentare l'Europa. Ci ridurremo anche noi a stare così male da non aver paura che niente di peggio possa accadere? La risalita dello spread è un allarme fortissimo per il governo, che si decida a fare qualcosa che non sia mettere tasse prima che sia tardi e, soprattutto, in modo che si possa sempre conservare la nostra capacità di scegliere di governarci da soli, senza dipendere da nessuno...

venerdì 11 maggio 2012

Minetti non si vergogna, io si

Nicole Minetti, presentatasi oggi in aula per il Processo Ruby, ha dichiarato che non si vergogna affatto per la vicenda che la coinvolge e per le dichiarazioni della testimone sua amica o ex amico che ha definito un puttanaio la serata di Arcore a cui ha partecipato. Oltretutto, sostiene di non aver mai pensato di lasciare la politica. Negli ultimi tempi, la Minetti ha fatto parlare di sé soprattutto sui giornali di gossip, immortalata più volte impegnatissima nel fare shopping o nel godersi le vacanze. Vorrei sapere quando mai la Minetti è entrata in politica. Essere una che partecipa a serate nelle quali si traveste o si veste in modo provocante per il sollazzo di un vecchio ricco fa parte del concetto di politica? Quali sono, le idee politiche della Minetti? Essere consiglieri regionali lombardi, soprattutto ultimamente (vedi trote varie...) sembra più un modo di passare il tempo che un impegno politico. E per farsi foraggiare dalle tasse dei cittadini, ovviamente. Mi viene da ridere pensando che qualcuno che fa parte dello stesso schieramento politico della Minetti abbia il coraggio di attaccare la cosiddetta antipolitica. E' forse la politica quella delle burlesque-women, dei costumi da poliziotta, delle ragazze di Arcore? Per conto mio se questa è la politica ben venga l'antipolitica. Ma certa gente non si vergogna nemmeno un pò?...

giovedì 10 maggio 2012

Passera e la crescita

governo sonno
Corrado Passera ha lanciato oggi l'allarme sul disagio sociale derivante dalla mancanza di lavoro e dalla crisi. Verrebbe da dire, finalmente. Era ora che qualcuno del governo facesse una dichiarazione forte di questo tipo e ponesse seriamente il tema della crescita, tema di fronte al quale il governo troppo volte ha tentennato, impegnato ad affrontare interessi particolari che non coincidono necessariamente con il bene del Paese. Io, per quanto creda che il Governo stia facendo un lavoro pessimo, specialmente nel periodo successivo ai primi due mesi, non credo che sia in malafede. E non credo che sia composto da stupidi. Passera, sicuramente, non è tra gli stupidi. Credo semplicemente che il Governo stia sbagliando le cose che fa e il modo in cui le fa. Se è vero che le prime straordinarie misure potevano essere necessarie, non è altrettanto vero che la fase successiva sia stata gestita nel migliore dei modi.
 Ultimamente, in particolare, sembra sempre più che Monti e gli altri si stiano dedicando più allo scaricabarile che all'attività di governo. Si devono ricordare che hanno ancora a disposizione, con ogni probabilità, un anno di legislatura e una maggioranza enorme. Hanno ancora una possibilità gigantesca per salvare l'Italia. Devono, però, mettersi seriamente a lavorare e, con lo stesso principio per il quale hanno aumentato l'età pensionabile e sottoposto una fascia della popolazione (sempre la stessa) a sacrifici insostenibili, colpire i privilegi, gli ordini, i particolarismi. Liberalizzare, investire, farci crescere e non strozzarci. Lottare contro l'evasione. Smetterla di attaccare il PdL una volta al giorno, non perché io non sia d'accordo con le critiche (è esattamente il contrario) ma perché così fomentano una discordia all'interno della coalizione che li sostiene che non può che minare alla base la loro capacità di riformare seriamente. Non mi interessa se hanno ragione, se la colpa è degli altri. Mi interessa che lavorino, perché oggi come oggi hanno ancora la possibilità di farlo e non la devono sprecare. Se poi la gente penserà che è tutta colpa loro, pazienza. Sono stati chiamati a governare proprio perchè serviva qualcuno che non fosse suscettibile al consenso popolare come lo sono i partiti, se la loro popolarità sarà il prezzo da pagare non se ne dovrebbero preoccupare. Per ora, hanno deluso tanti, quasi tutti. Attaccare solo chi non si può difendere è troppo facile, un grande potere come quello che hanno comporta grandi responsabilità (chiedere a Peter Parker...), la grande responsabilità, in particolare, di stare con l'Italia e non con chi pensa prima a sé stesso che all'Italia.

mercoledì 9 maggio 2012

La Chiesa e Peppino Impastato, vergogna

La Chiesa, nella persona del parroco di Cinisi, ha negato al fratello di Peppino Impastato la possibilità di celebrare una messa in memoria del ragazzo morto assassinato trentaquattro anni fa per mano della mafia. Questo perché "I tempi non sono maturi". Impastato era un ragazzo che aveva osato sbeffeggiare i boss e contrastare la mafia come poteva, morto per i suoi ideali e, cosa non estranea alla vicenda, comunista. Non estranea perché, proprio in virtù del fatto che fosse comunista, il parroco sostiene che si sarebbero creati dei dissensi tra coloro che sono a favore di un ricordo di Impastato come comunista e chi invece è favorevole alla messa. Quello che sembra a me personalmente, invece, è che la Chiesa si sia un'altra volta tirata indietro davanti al suo dovere di contrastare la mafia e chi la sostiene. Il segnale di una celebrazione sarebbe stato molto forte e il potere di cui dispone (purtroppo) sarebbe stato per una volta utile non a veicolare messaggi politici ma a cercare di migliorare una società che senza dubbio affronta un nemico forte e radicato nel territorio. Il discorso era semplice: celebrare una messa per Impastato avrebbe voluto dire dare addosso alla Mafia. Gli eventuali problemi successivi non sarebbero stati certo di competenza della Chiesa ma di chi eventualmente avesse deciso di mettere davanti i propri interessi particolari rispetto alla comune lotta alla mafia. Secondo me, hanno perso l'ennesima occasione per fare qualcosa di buono.

lunedì 7 maggio 2012

Ombre lunghe sui partiti, Grillo avanza

Le prime proiezioni riguardo alle elezioni amministrative dicono una cosa molto semplice, la gente si è stufata e si sta stufando, sempre di più, sempre più marcatamente. Grillo avanza, che piaccia o no, portando con sé il suo bagaglio di antipartitismo. Accanto a questo, c'è il fenomeno della caduta del PdL, che esce con le ossa frantumate dalle elezioni, sempre con le dovute precauzioni riguardo ai dati. Il partito di Berlusconi scende in moltissime realtà al di sotto del 10%. Questo testimonia come molti voti dei "Grillini" provengano proprio da persone che in passato sono state schierate con Berlusconi e che ora trovano in Grillo terra fertile per la loro delusione. In generale, le forze che sostengono il governo Monti, compreso il Terzo Polo, non mostrano nessun tipo di avanzamento rispetto alle passate tornate elettorali, cosa che dovrebbe come minimo spingere ABC a smetterla di inciuciare e giocare con la pelle delle persone. Per quello che mi riguarda, sono felicissmo del risultato di Grillo, per due motivi: il primo è che mi auguro che possa spingere il buono che è rimasto nei partiti a prendere il sopravvento per non soccombere, il secondo è che sono fiducioso che gli eletti tra le fila del Movimento 5 Stelle potranno far vedere agli scettici che non sono un branco di barbari strilloni ma, al contrario, persone che hanno una enorme voglia di impegnarsi. Hanno un'occasione, un' occasione immensa.Come sempre, ogni commento è ben accetto...


Vedi anche: Grillo, "non mi candido"

domenica 6 maggio 2012

Bagnasco e l'antipolitica

Angelo Bagnasco, Presidente della CEI, oggi si getta in un'invettiva contro l'antipolitica: "aspetto negativo e diseducativo" contro il quale "serve una netta inversione di tendenza". Questa persona, a cui non mi ricordo sia stato chiesto un parere da nessuna istituzione italiana, si permette di ficcare il naso dove non gli compete ancora una volta. Mi è sfuggito l'articolo della Costituzione in cui è scritto che il parere del capoccione ecclesiastico di turno debba essere rilevante per l'Italia. Qui si tratta di temi assolutamente propri della vita politica italiana dei quali ci si permette di parlare e criticare. E c'è ancora chi mi viene a dire che la Chiesa non fa politica. La Chiesa non dovrebbe fare politica, è diverso. In Francia, un'intrusione del genere non sarebbe stata minimamente tollerata. Solo in Italia questi vecchi, privi della minima cognizione di ciò che voglia dire vivere una vita difficile, si permettono di influire a tal punto. La laicità dello stato è un concetto sconosciuto, i partiti sguazzano nell'andare a braccetto con la Chiesa, gran parte della gente accoglie ogni loro parola come verità rivelata. Bagnasco sa bene che a lui e ai suoi amici serve la politica tradizionale, che davanti a loro si è sempre inchinata. Si faccia gli affari suoi, la Chiesa è piena di problemi, è ora che la gente smetta di accettare di prendere lezioni da qualcuno che ha dimenticato la sua occupazione originaria. Non essere un politico, essere un uomo di religione.

sabato 5 maggio 2012

Grillo "Non mi candido"

Ieri, durante un comizio, Beppe Grillo ha dichiarato che lui non si candida e che i partiti questo "non lo vogliono capire". Per come la vedo io, continua a dimostrarsi migliore di coloro che lo circondano. Intendiamoci, non è difficile primeggiare su una popolazione di ladri, incapaci, corrotti e puttanieri. Ci si può riuscire facilmente, anche con una buona quantità di proclami non condivisibili, vedi recenti discorsi sulle tasse e sull'uscita dall'euro, degni del miglior paraculismo politico. Ci riesce, Grillo, continuando a spiazzare il loro sistema di vecchi occupatori di poltrone, continuando a dire che non si candiderà in prima persona. Continuando a riempire il Movimento di giovani. Giovani che, dove sono stati eletti, hanno fatto vedere un impegno senza eguali. Grillo non è un messia, non è un profeta, ha il suo tornaconto in qualche modo, non è di certo esperto di tutto quello di cui parla. Però è onesto, è nuovo, è vicino alla gente. In un paese dove i partiti si mettono insieme a braccetto, giustamente all'inizio ma sputtanandosi poi (vedi PD che ha buttato l'occasione di influenzare pesantemente il dopo-Berlusconi dando addosso ai lavoratori), Grillo non può non proliferare. Io penso che, piuttosto che votare la solita gente ammanicata, la solita gente che non fa altro che prenderci in giro, sia giusto dare una possibilità ai ragazzi di Grillo. Che non vuol dire darla a Grillo. Se questi due giorni fossero un simbolo, se riuscissero ad entrare in parlamento, il mondo della politica italiana non potrebbe non porsi le domande che deve porsi per cambiare.